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Reviewed by:
  • Tutti i romanzi
  • Stefano Giannini
Piero Chiara, Tutti i romanzi, ed. Mauro Novelli. Milano: Mondadori, 2006. Pp. 1509.

Il ventennale della scomparsa di Piero Chiara (1913–1986) offre l'occasione per una prestigiosa celebrazione con la pubblicazione, nella collana dei Meridiani Mondadori, della raccolta dei suoi dieci romanzi.

Il volume, ottimamente curato da Mauro Novelli, raccoglie secondo la cronologia di pubblicazione Il piatto piange, La spartizione, Il Balordo, I giovedì della signora Giulia, Il pretore di Cuvio, La stanza del Vescovo, Il cappotto di astrakan, Una spina nel cuore, Vedrò Singapore? e il postumo Saluti notturni dal Passo della Cisa, alcuni dei quali da tempo indisponibili sul mercato. Il volume è caratterizzato da un ricco apparato critico—interamente a cura di Novelli—che lo rende uno strumento indispensabile per ogni studio successivo dell'opera di Chiara. L'introduzione (pp. xiii–xlvi), la cronologia (pp. il–xcii), le notizie sui testi (pp. 1361–459) e la bibliografia (pp. 1463–507) sono pagine preparate con grande attenzione e arricchite dei dati ricavati da estese consultazioni archivistiche. Un grande pregio di questo volume è infatti l'offrire al lettore informazioni inedite rintracciate nell'Archivio Storico Arnoldo Mondadori Editore e nei tre Fondi Chiara del Comune di Luino, del Comune di Varese e di quello privato di Federico Roncoroni, collaboratore e curatore di molte opere dello scrittore lombardo. L'insieme delle informazioni riprese dagli archivi e contestualizzate nell'apparato, dà al volume un profilo alto e unico nell'ambito degli studi chiariani, offrendo allo stesso tempo la misura dell'ingente vastità documentaria che circonda l'attività dello scrittore.

Con l'introduzione Novelli dimostra la necessità di aggiornare e quindi superare la visione, consolidatasi negli anni del maggiore successo dello scrittore, di un Chiara autore facile e disposto al cliché. Novelli confuta questo pregiudizio non solo rimarcando l'improbabile correlazione inversa tra successo di pubblico (alto) e spessore letterario (basso) dei lavori di Chiara, quanto evidenziando nei suoi testi sia la solidità dell'impegno artistico, sia l'ampiezza dei suoi riferimenti culturali (che sorprenderanno il lettore ancora incline ad accettare l'immagine di un Chiara come scrittore a una dimensione). L'immagine che ne risulta è quella di uno scrittore non semplicemente popolare, come già avvertiva Luigi Baldacci, anzi legato alla tradizione letteraria alta, di cui accetta i tratti più drammatici. Novelli offre puntuali coordinate letterarie per Chiara che partendo da Petronio lo portano, senza lasciarsi spaventare da salti cosí ampi, via letteratura picaresca, a Conrad e a tanto novecento italiano (Palazzeschi, Bontempelli, Vittorini, a cui bisogna aggiungere Pirandello), passando attraverso il magistero narrativo boccacciano e gli ammiccamenti manzoniani. Chiara si dimostra autore mosso da inestinguibile curiosità per il mondo minore che lo circonda (è per Novelli "uno dei maggiori narratori di costume del secondo Novecento," p. xv), e che ne stimola la fabulazione, cosí da porlo vicino, oltre ai nomi giustamente indicati dal curatore, anche al modello archetipo del narratore ideale, il maestro dell'esperienza tratteggiato da Benjamin nelle sue riflessioni su Nicolai Leskov: un'immagine del [End Page 213] narratore cresciuto all'esperienza di vita che Chiara aveva da tempo fatto sua per storia personale e artistica (per esempio nel lungo dialogo con l'amato Casanova).

La cronologia, che si avvale ampiamente delle fonti archivistiche indicate, è intelligentemente costruita integrandola con le referenze più o meno obliquamente autobiografiche che Chiara lasciava nei suoi scritti. Il risultato è una cronologia che si legge come una breve biografia, caratterizzata da una prosa tersa ed elegante. Per la qualità e la quantità di informazioni è la più completa finora preparata in volume. Le numerose pagine di bibliografia danno al lettore la misura della vastità degli interessi chiariani nonché quella della altrettanto vasta curiosità critica che l'opera di Chiara ha suscitato negli anni. Si trovano riportati, oltre agli studi critici in volume e rivista e alle informazioni sulle produzioni filmiche tratte dai suoi romanzi, anche i meno noti dati sul suo lavoro di storico, di traduttore, di autore teatrale, il completo elenco di articoli e recensioni su quotidiani, quello delle produzioni televisive e documentaristiche incentrate sulla sua figura.

Le notizie sui testi, la penultima sezione del libro, ne occupano una parte conspicua (circa 100 pagine) a testimonianza dell'estrema accuratezza del...

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