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  • Dante e la decima Musa:la prima versione cinematografica dell'Inferno
  • Saverio Bellomo (†) (bio)

A Pier Massimo, amico mio e non de la ventura

Il primo marzo 1911, al Mercadante, storico teatro di Napoli, annunciato da un abile battage pubblicitario, veniva proiettato in anteprima, alla presenza di autorità e intellettuali, la pellicola La Divina Commedia di Dante Alighieri. Inferno della Milano Films. L'indomani sulle pagine del suo giornale, Il Giorno, Matilde Serao, che aveva assistito allo spettacolo a fianco di Benedetto Croce, così dichiarava:

[n]oi che, spesso, abbiamo detestato il cinematografo, per la banalità e la scempiaggine dei suoi spettacoli, noi, ieri sera, abbiamo fatto ammenda onorevole: noi ci siamo interessati come al più imponente spettacolo e il nostro animo ne è stato scosso e contiamo di ritornarci. Per noi il film della Milano per l'Inferno di Dante ha riabilitato il cinematografo: per chiunque, tale spettacolo sarà un vero palpito di curiosità e di emozione.1

L'entusiasmo di Serao è direttamente proporzionale alla sua originaria diffidenza nei confronti del cinema. Ma aveva le sue buone ragioni, in quanto a quella data altissima, questa forma di spettacolo, nato da appena una quindicina d'anni—è del 1895 La sortie d'usine Lumière (L'uscita dalle officine Lumière), la prima proiezione dei fratelli [End Page S-1] Lumière)—privilegiava le tende dei circhi o i caffè-concerto e si poneva come una delle attrazioni tra acrobati e ballerini.2

Era insomma uno spettacolo popolare, che puntava sullo stupore del pubblico di fronte all'inusitato realismo della riproduzione cinematografica. Tuttavia, ben presto si guardò al cinema anche come strumento educativo, attingendo i temi da fonti letterarie, e si saggiò la possibilità di farne un prodotto artistico. Non senza forti opposizioni da parte di chi, paragonandolo al teatro, negava tale possibilità per la mancanza della parola.3 E alle esplicite ragioni espressive si sommava la implicita diffidenza da parte delle classi colte nei confronti di un fenomeno spiccatamente popolare. Nonostante tutto, al 1908 risale il primo tentativo di produrre un film d'arte intitolato L'assassinat du Duc de Guise (L'assassinio del Duca di Guisa) per la regia dei francesi André Calmettes e Charles Le Bargy.4

In Italia tale genere prese presto piede proprio, direttamente o indirettamente, grazie a Dante. Ecco un eloquente elenco di titoli su tematica dantesca anteriori all'Inferno del 1911: I personaggi di Pia e Francesca hanno attirato l'interesse dei primi cineasti sotto l'influenza delle opere teatrali, per il primo di Carlo Marenco e Luigi Giovannini (oltre che della versione operistica di Gaetano Donizetti) e per il secondo di Gabriele D'Annunzio (1901) e di George Henry Boker (1853), che ispirano, rispettivamente, i film di Morais e di Ramous e Blackton. L'ultimo film ricordato sfrutta il nome di un personaggio secondario incluso tra i traditori di Inf. 32.121 per trattare delle faide tra le parti, da cui fu tratto l'altro titolo alternativo. Le vicende di questi personaggi da una parte colpivano, [End Page S-2] come da sempre hanno fatto, anche il pubblico popolare italiano per il forte pathos,6 dall'altro erano avallate dall'origine colta e da un autore che rappresentava la maggior gloria nazionale, in un'epoca come quella giolittiana, in cui l'Italia coltivava orgogliosamente la sua immagine. Nessuno aveva tentato la trasposizione cinematografica di una intera cantica prima del 1911, anche per ragioni di lunghezza della pellicola necessaria, sicché l'Inferno costituisce, a quanto mi consta, il primo lungometraggio della storia del cinema non solo italiana con una durata di un poco più di un'ora.7 I film dell'epoca per la maggior parte erano costituiti da una sola bobina di circa 250 metri che equivaleva ad una decina di minuti di proiezione, rispetto ai 1.400 metri circa dell'Inferno. Tra i film più lunghi precedenti si annoverano due versioni americane di Passione del 1897 e del 1898 che raggiunsero la durata di poco più di mezz'ora, pareggiata da alcuni film danesi solo nel 1910.8

1907 Francesca da Rimini di William V. Ranous (perduto)
1908 Francesca da Rimini (The Two Brothers) di James Stuart Black-ton (sulla vicenda di Paolo...

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