Abstract

Astratto:

Tra il 1968 e il 1972 un gruppo di intellettuali più o meno strettamente legati all'Einaudi porta avanti una serie di conversazioni incentrate sul valore epistemologico della letteratura. Tali conversazioni sono alla base di un ambizioso progetto di rivista, che avrebbe dovuto presentare un'idea di letteratura come strumento di analisi della realtà, come 'poetica dei discorsi umani'. Il presente saggio, dopo aver analizzato l'evoluzione del progetto, si sofferma su un testo letterario che, pur essendo stato oggetto di scarsa attenzione critica, costituisce una delle prime e delle più ricche rielaborazioni creative di tali discussioni: il racconto calviniano, Il nome, il naso.

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