- Sidi che parla italiano
Sidi che parla italiano a New York racconta l'Italia come lui l'ha trovatacome Annibale a destra della Spagna impestata di lombardi e di romani.
Sidi che parla francese e italiano racconta di come ha imparato la linguadi come gli è servita sulle strade nei cantieri e sulle lunghe lunghe spiagge.
Sidi che l'inglese non lo parla e sulla Quinta saluta nei negozi in italianogli viene un'idea e mi chiede ma il libro dei morti qui dove si trova?
Ci vuole un po' a capire che dice le pagine bianche, l'elenco dei vivi. Che vivi,che vivi mi ride guardandosi in giro, qui l'unico vivo era quel mostro
del novecentotrenta innamorato in cima a quella guglia.Mah! Mestiere ce l'ho sulle dita, sarà ora di metter famiglia
prima di perder lo sputo e la vena, Sidi ha già cambiato argomento,ma serviva mettersi in ghingheri, la vista valeva la pena.
Ha visto gente che si è spenta per la sete che sembrava unacandela smozzicata. Il barcone era fermo, i pellegrini squagliati,
c'era niente da pensare, ti scuotevi come pazzo e nelle orecchie ti rombavail coro immenso di quelli rottamati sulla riva. Alla fine era il caldo [End Page 65]
a muoverti sul mare, o così ti pareva. Non sto ancora tanto bene, fa Sidi,sono un tronco di cera, quando spegni la candela e quella fusa che è colata
sembra un albero tagliato, le radici ancora forti eppure è morto.Ma il libro dei morti, dallo qua che cerco un nome, fra dieci milioni
un paesano, in viaggio insieme da Dakar a Gibilterra, io per Spagnae Pirenei, lui non lo sapeva, ma l'America, diceva, l'America mi gira.
Sidi che parla francese al telefono adesso piange a occhi bassil'orecchio appeso alla cornetta calcando un marciapiede della Quinta.
Tutto ha trovato sul libro dei morti, l'amico che esplode il suo nome,sei qui, come hai fatto a arrivare, mi sono sposato, com'è che è l'Italia,
anche tu, quante magliette taroccate, combiniamo stasera che devo partire.E poi che ha messo giù mi dice che questa è davvero la valle dei morti,
dove i vivi ci vengono uno a uno per star pronti il giorno che saremotutti assieme, bianchi e neri che saremo, a sentircela cantare.
(Da La stella del mattino e della sera, Roma: Edizioni Il Filo, 2006) [End Page 68]
- Sidi que habla italiano
Sidi que habla italiano en Nueva York cuenta de Italia como la ha vistocomo Aníbal a la derecha de España apestada de lombardos y romanos.
Sidi que habla francés e italiano cuenta cómo ha aprendido la lenguacomo le ha servido en los caminos en las obras y en las largas largas playas.
Sidi que el inglés no lo habla y en la Quinta Avenida saluda en las tiendas en italianose le ocurre una idea y me pregunta pero… ¿aquí donde está el libro de los muertos?
cuesta un poco comprender que dice las páginas blanca, la guía de los vivos. Que vivos,que vivos me ríe mirando alrededor, aquí el único vivo era aquel monstruo
del novecientos treinta enamorado subido a aquella aguja.¡Bueno! Oficio tengo en los dedos, ya es hora de crear una familia
antes de perder sangre y saliva, Sidi ya ha cambiado de tema,pero había que ponerse de tiros largos, la vista valía la pena.
Ha visto gente que se ha apagado por la sed que parecía unavela desmochada. La barcaza quieta, los peregrinos derretidos,
no había nada en qué pensar, te meneabas como loco y en los oídos te zumbabael coro inmenso de aquellas chatarras en la orilla. Al final era el calor [End Page 66]
lo que te movía sobre el mar, o eso parecía. Aún no estoy bien, dice Sidi,soy un tronco de cera, cuando apagas la vela y la que se fundió
parece un árbol cortado, las raíces aún fuertes pero está muerto.Pero el libro de los muertos, dámelo...