Abstract

Nella sua operetta Ordo urbium nobilium, il cui terminus post quem si pone dopo il 388, Ausonio dedica ben diciotto versi a Capua, ch'egli colloca all'ottavo posto tra le venti "illustri" città da lui ricordate. Bisogna tuttavia osservare che la loro nobilitas non poggia per il poeta su criteri di valutazione uniformi, bensì su considerazioni di volta in volta molto differenti tra loro per natura ed am-piezza. Nel caso di Capua siffatti criteri sono di natura essenzialmente politica.

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