Existimamus nos rem iis, qui in vita sunt, magis conducibilem esse facturos, si praestantium virorum memoriam, et defunctos honore prosequamur: siquidem hac ratione futurum arbitramur, ut multi apud nos illorum similes evadere cupiant. JOHANNES BENEDICTUS. Interp.

Quantunque volte, richiesto, mi si è presentata la occasione di porgere un tributo di laude agli Uomini valorosi, che, operando virtuosamente, onorano la patria comune, io, sebbene talora ne avessi riportato carico non piccolo, mi sono guardato sempre di recusare. A cosiffatta prontezza mi disponeva il pensiero, come lo elogio degl'incliti defunti, oltre all'essere ufficio di gratitudine aj meritevoli, riuscisse di conforto ai viventi nel bene operare, guida nei casi dubbj della vita, ed esempio ad imitarsi efficacissimo. E se più mi avessero richesto, più ancora avrei dimostrato l'animo pronto, trattenendomi dal fare spontaneo il timore che me ne venisse la taccia di presuntuoso, la quale come odiosissima mi sono studiato sempre di schifare, e mi studio. Nonostante, per somma sventura della patria, e mia; mi si è offerto un caso in cui, comecchè non richiesto, amore e dovere mi costringevano a scrivere di uno amico fino dagli anni pri-