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145 Franciscan Studies 64 (2006) SERVUS VESTRUM ET ANCILLARUM CHRISTI OMNIUM Gregorio IX e la vita religiosa femminile1 Il 19 marzo 1227 il cardinale vescovo di Ostia e Velletri, Ugo, più noto come Ugolino,2 il decano del collegio cardinalizio, del quale faceva parte fin dal gennaio del 1199, fu eletto a succedere al defunto papa Onorio III e assunse il nome di Gregorio IX.3 La sua ascesa al trono di Pietro fece sì che le numerose iniziative da lui intraprese negli anni del suo cardinalato al fine di regolamentare la vita religiosa maschile e femminile assumessero particolare rilievo e stabilità, fino a proporsi come duraturo modello: basti pensare per tutti alla cosiddetta “clausura papale” ancora oggi in vigore presso tanti monasteri femminili, che altro non è se non la nuova forma di totale separazione dal mondo, da Ugolino stesso definita reclusione, estesa poi da Bonifacio VIII a tutte le comunità monastiche femminili con la costituzione Periculoso del 1298.4 Dopo tanti contributi volti a indagare gli interventi di UgolinoGregorio IX solo perché tangenti la vita di qualche santo – Francesco, 1 Dalla lettera Magna sicut dicitur (1227 luglio 28), inviata da Gregorio IX al monastero di S. Apollinare di Milano: l’intero passo è riportato sotto, alla nota 61. 2 Opportunamente K. ESSER, Die Briefe Gregors IX. an die hl. Klara von Assisi, «Franziskanische Studien», 35 (1953), p. 274, come pure E. BREM, Papst Gregor IX. bis zum Beginn seines Pontifikates, Heidelberg 1911, p. 1, ricorda che sia i suoi contemporanei, tra i quali Francesco, sia il cardinale stesso, lo chiamavano e si chiamava sempre con il nome Hugo; mantengo qui la tradizionale forma “Ugolino”, anche se sarebbe interessante compire quando e grazie a chi inizia a diffondersi la forma Ugolino? 3 Oltre a W. MALECZEK, Papst und Kardinalskolleg von 1191 bis 1216. Die Kardinäle unter Coelestin III. und Innocenz III, Wien 1984 (Publikationen des Historischen Instituts beim Österreichischen Kulturinstitut in Rom, I/6), 126-33; si veda ora O. CAPITANI, Gregorio IX, in Enciclopedia dei Papi, II, Roma 2000, 363-80. 4 Liber Sextus 2.16 (De statu regularium), in Ae. FRIEDBERG, Corpus Iuris Canonici, II, Decretalium Collectiones, Lipsiae 1922, coll. 1053-1054; si veda J. LECLERCQ, Clausura, in Dizionario degli Istituti di Perfezione, II, Roma 1975, coll. 1166-1183 e M. SENSI, La reclusione in Italia, in Dizionario degli Istituti di Perfezione, VII, Roma 1983, coll. 1235-1242. 146 MARIA PIA ALBERZONI Chiara o Domenico – è ora giunto il momento di riconsiderare la sua personalità collocandoci, per così dire, dal suo punto di vista, nel tentativo di individuare gli aspetti della sua spiritualità e, di conseguenza, i motivi che gli suggerirono i numerosi interventi nell’ambito della vita religiosa.5 Un altro motivo di interesse che suggerisce un’osservazione dall’angolo visuale di Ugolino stesso sta nell’ipotesi di poter verificare una linea di continuità tra il periodo del cardinalato e quello del pontificato : si tratta di un nodo problematico ineludibile per comprendere in quale misura le iniziative dapprima di Innocenzo III, quindi di Onorio III nel campo della vita regolare siano state frutto di un’attiva collaborazione o addirittura del consiglio del cardinale d’Ostia. Non sarà inoltre inutile cercare di considerare chi altro nel collegio cardinalizio – dapprima come suo collega, quindi come collaboratore – abbia dimostrato un’analoga sensibilità, in particolare nei confronti della vita religiosa femminile. La spiritualità del cardinale L’ambiente monastico«Orsù dimmi, padre mio, perché hai abbandonato nell’utero di questo mondo me, tuo figlio, prima di condurmi sulla soglia della nascita spirituale, per smettere di essere mio padre, prima che io potessi essere chiamato figlio del padre, se non perché a causa delle molte mie iniquità, che sono più del mio capo, sono reso indegno del nome paterno , e ancor meno dei meriti della patria (celeste)?».6 5 Condivido a pieno l’osservazione di K.-V. SELGE, Franz von Assisi und Hugolino von Ostia, in San Francesco nella ricerca storica degli ultimi ottanta anni, Todi 1971 (Convegni del Centro di Studi sulla Spiritualità Medievale, 9), p. 170, secondo il quale è possibile raggiungere qualche maggior chiarezza nella ricerca sui rapporti tra Francesco e la curia romana,«wenn man einmal die Frage des Verhältnisses...

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