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170 HISTORY OF PHILOSOPHY is wanting in contemporary thought. The following statement pertaining to the relation of Plato's philosophy to the history of philosophy up to his own time suggests the genial moderation with which Mueller's own perspective reflects that of Hegel. It looks as if Plato's genius had developed the dialectical concept of nature, through successive generations of the pre-Socratic thinkers. And it looks as if Plato's four levels of reality and of philosophical knowledge were the goal of this history of pre-Socratic philosophy (p. 3). DARREL E. CHRISTENSEN Wo]]ord College La prudence chez Aristote. Par Pierre Aubenque. (Paris: Presses Universitaires de France, 1963. Pp. 192. F. 14.) I1 libro, useito a un solo anno di distanza de Le probl~me de l'Otre chez Aristote (ivi, 1962), di cui eostituisce una preziosa integrazione, viene a confermare, insieme agli altri numerosi studi particolari dedicati ad Aristotele, l'importanza del contributo reeato dall'A, a una nuova e pifi profonda comprensione di questo pensatore, che dopo pifi di duemila anni di esegesi critica non ha ancora finito di sorprendere i suoi indagatori. Esso prende le mosse da un problema particolare tra i pifi noti e dibattuti dagli studiosi, la variazione di significato del termine ~pb~a~ nel complesso del corpus aristotelicum; ma in realt~ affronta un problema pifl generale, di portata deeisiva per l'intera filosofia di Aristotele, quello del rapporto tra una metafisica apparentemente sistematica e intellettualistica da un taro e un'etica asistematica ed empiristiea dal'altro. Como ~ noto, e Io stesso A. ricorda nella prima parte della sua ricerea, in molti passi delle opere di Aristotele ~p6yycrL~significa il sapere immutabile dell'essere immutabile, cio~ la forma pifl alta del sapere, quella che Aristotele designa anche col nome di ao~/a (cf. ad es. Metaph. I, 2, 982 b). Altrove invece, e preeisamente nel libro dell'Etica Nicomachea espressamente dedicate a ehiarire la natura della ~pSyyqL~,il termine significa una forma di sapere completamente diversa, ossia quella che fa capo non alla parte pifl alta dell'anima, detta ~m~r~o~b~, benst alla parte calcolatrice e opinatrice (ko~Larr $o~are~6v) (cf. Eth. Nic. VI, cc. 2-9). In tal caso la ~p6v~a~non si identifica pill con la r che I'A. interpreta come sagesse (lat. sapientia), ma, anzi, vi si oppone e viene a costituire quella che egli chiama prudence (lat. prudentia). I1 tentativo pifl famoso di spiegare tale dualismo ~ quello compiuto da Werner Jaeger mediante l'ipotesi dell'evoluzione. Secondo lo Jaeger il mutamento di significato della ~pb~r corrisponderebbe al passaggio, effettuato da Aristotele, da una filosofia teologizzante di ispirazione platonica, la quale avrebbe implicato una stretta units fra metafisica ed etica, ad una filosofia pi~ positiva ed empiristica, la quale avrebbe invece comportato una netta scissione tra le due. Alla spiegazione jaegeriana I'A. riconosce il merito di avere posto il problema nel quadro dei raporti tra metafisica ed etica, quasi suggerendo che un'etica della prudenza dovesse avere le sue radiei in un allontanamento progressivo dalle preoccupazioni teologiche o, meglio, nella teologia di un Dio lontano. Tuttavia la contesta di avere cereato di spiegare mediante un criterio cronologico quella che ~ invece una difficolt~ logiea presente in tutti i momenti dell'evoluzione di Aristotele. I1 termine ~pb~a~r--osserva I'A.--~ infatti usato come sinonime di ~o~l~ non solo nel Protreprico , che lo Jaeger considera come la massima espressione della fase platonizzante del pensiero di Aristotele, benst anche in opere appartenenti a periodi posteriori e contemporanee all'Etica Nicomachea (p. 22). A questo proposito anzi I'A. potrebbe, anzich6 cercare di svalutare, sulle orme del Gadamer, le testimonianze del Protreptico, rilevare, al seguito del Diiring, come anche 'n quest'opera vi siano dei passi in cui ta ~oobv~ ha il significato di sapere pratico, distinto dalla ao~l~. Cosi come potrebbe, per confortare la sua tesi mediante una testimonianza tratta dal clima spirituale dell'Accademia, ricordare il passo di Senocrate (fr. 6 Heinze), in cui si distinguono due tipi di ~p6r~at~,una teoretica ed una pratica. La spiegazione proposta dall'A, del duplice signifieato di ~p6r~at~ ~ che Aristotele...

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